Sono nata sotto il segno della Vergine. Una Vergine perfetta, totale, assoluta. In me, si trovano tutte le peculiarità più irritanti di questo segno: precisa, troppo precisa. Coscienziosa alla nausea. Analitica allo spasmo. C’è di buono che i Vergini sono, normalmente, dotati di buon gusto artistico.
Se ci mettiamo che nasco da genitori con uno spiccato senso del dovere (e pochissimo del divertimento, a dire il vero), il quadro è completo.

Scrivo dalle elementari; è ovvio. Ma non scrivo, come gli altri, perché la maestra lo impone. Scrivo perché mi piace. Come ad altri piace disegnare, far di conto, cazzeggiare all’intervallo.
Da sempre, mi piace anche leggere.
E mi piace organizzare: feste, viaggi, eventi, rivoluzioni.
 
A 19 anni, ero redattore di una bellissima rivista.

A 28 anni, ero Responsabile della Comunicazione in un'azienda che faceva “contract” d’arredamento.
A 36 anni, lavoravo per varie società di comunicazione.
A 38 anni cominciavo ad appassionarmi allo “straniero”, nel senso di allievo che viene da un paese estero.
A 43 anni, mi riconoscevano la padronanza ufficiale e assoluta della lingua portoghese brasiliana.
A 44 anni, m’inventavo (e continuo a farlo) nuove pubblicazioni con una casa editrice.

 

Così sapete che ho esperienza e quanta, ma non dove sono arrivata.